Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri
una collina poco distante da Stuttgard chiamata Rothenberg, per servire di tomba alla regina Caterina morta nel 1819; il palazzo di campagna sul
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architettoniche degne di essere ammirate. Però di suo fece poco e non bene, se vogliansi eccettuati alcuni riattamenti in Venezia al Palazzo Regio, a quello
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restauri, riattamenti ed in altre cose d’ingegneria, poco operasse di nuovo, la palazzina Ad Votum da lui rifatta in via Larga (oggi Cavour) è esempio di
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fu in poco tempo ripetuta dall’artista quattro volte, e bene otto il fanciullo; che poi gettato in gesso a sodisfare il desiderio di tutti, vedi anch
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dalla schiera volgare; e poco dopo inalzata sotto gli Uffìzi quella sua bellissima statua di Donatello (1848), miseramente finì all’Ospedale, lasciando
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ai cultori di questi studj la storia dell’arte del tempo nostro, perchè se furon sempre da tenersi in poco conto le istorie contemporanee politiche e
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studiarne il risorgimento, vogliamo far sosta un poco, e vedere quali cose operassero questi pittori toscani dell’ottocento, non pochi di numero, nè
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cabala d’esser posto alla direzione dell’insegnamento di pittura nell’Accademia fiorentina, ciò fu a maggior danno dell’arte. Poco avea disegnato e meno
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XVIII ai dì nostri, può dirsi presso che nuovo, ben poco trovandosene nei libri. Ma comunque la brevità del tempo che ci fu assegnato (poco più di un
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sepolcro, poco curante del plauso universale, taciturno, solitario, pensoso, sfuggiva i geniali ritrovi degli amici, le feste, i conviti, e perfino le
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corretto nel disegno e nella esecuzione finito. Fece poco, perchè spese la vita nell’insegnamento; ma i suoi quadri, e quello singolarmente, una selva
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la facciata della chiesa di San Marco fatta nel 1777. Il primo è una poco lodevole imitazione di quello costantiniano di Roma, con l’aggiunta di goffi
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poco fece nè cose di gran conto. Appartengono pure a questo periodo i fiorentini — ANTONIO GREGORI fratello di Ferdinando, che ebbe una certa dolcezza
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la disciplina di Giuseppe Wagner, valente incisore a bulino ed all’acqua forte, e presto venne in fama di avere superato il maestro. Ma traendo poco
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che la raccolta de’ suoi intagli ascende a poco meno di trecento. Onori e ricompense non gli mancarono, ma noi ci passeremo degli uni e delle altre
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, dette mano ai ferri per ritrarre sul rame la sua fatica. Ma a un tratto infermatosi, moriva lasciando poco più che contornato questo Cenacolo.
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E qui torremo finalmente comiato, dolenti di aver poco e forse mal sodisfatto al merito degli artisti di cui osammo favellare. Non pertanto valga
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